Sono nata a Sezze, un paese in provincia di Latina, quarta di quattro figli, ho due fratelli e una sorella e sono zia di tre bei giovani!
Nel 2018 ho sposato Enrico, siamo a Cisterna di Latina e da tre anni viviamo l'avventura giornaliera di essere genitori di Emanuele!
L'Ac ha iniziato a far parte della mia vita dal 1998, quando, messo piede nelle salette della parrocchia di Santa Maria per iniziare il catechismo, ho ricevuto da un'amica l'invito a partecipare anche agli incontri Acr del sabato pomeriggio...Da quel momento il sabato pomeriggio ha avuto un sapore diverso!
Da ragazza dell'Acr sono poi diventata giovanissima, poi giovane e ora adulta di Ac…ma pur sempre accompagnata dai miei “Edu” che mi hanno vista crescere e fare scelte negli anni!
Il giorno dopo la maturità, dando la disponibilità ad aiutare in un breve campo estivo parrocchiale, è iniziato il mio servizio come educatrice Acr.
I campi, gli incontri settimanali, i ritiri, le feste diocesane, le esperienze con i ragazzi sono diventati poi tanti e ancora oggi sono il carico di uno zaino pieno di gratitudine.
La mia esperienza in Ac si è arricchita grazie al servizio svolto per i bambini e ragazzi anche a livello diocesano e nazionale.
Dal 2011 al 2014 sono stata consigliera diocesana Acr.
Dal 2014 al 2017 consigliera diocesana per il settore giovani.
Nel 2010 ho partecipato al mio primo campo nazionale per educatori Acr ad Opi in Abruzzo, dove ho conosciuto persone preziose, assistenti e laici, e capito che da lì in poi in ogni regione di Italia avrei avuto almeno una persona amica da incontrare!
L'anno dopo è arrivata la chiamata per contribuire alla stesura degli itinerari formativi, in particolare quelli dei Piccolissimi. Scrivere e creare allegati e laboratori per loro mi ha insegnato a scorgere la presenza di Dio nelle piccole cose.
Nel settembre 2017 ho iniziato il servizio in Ufficio Centrale Acr, spazio e occasione per allargare lo sguardo e apprendere la cura per i dettagli, le parole da utilizzare e le relazioni.
Ho avuto la grazia e l'opportunità, anche avendo impegni diocesani e nazionali, di continuare in questi anni ad essere vicina ai ragazzi e ai giovani della parrocchia e della città: ascoltarli, crescere con loro e pensare momenti che potessero essere d'aiuto nella vita personale e spirituale di ognuno di loro.
Se oggi vivo il mio stare nella Chiesa da laica è anche grazie all'Associazione che fin da piccola, attraverso volti e mani che si sono susseguiti come in una staffetta, mi ha trasmesso la consapevolezza che Dio fa nuove tutte le cose!