Foto candidatura - Marco Pio D'Elia
Candidato per
Data di nascita
10 Gennaio 1998
Professione
Dottorando in Archaeology and Art History
Diocesi
SALERNO-CAMPAGNA-ACERNO

In foto non esco mai bene, spero di riuscire a presentarmi meglio attraverso le parole.

Abito da sempre nel centro storico della città di Salerno: casa e parrocchia si uniscono nella stessa architettura, non solo metaforicamente. Sono proprio cresciuto all’ombra del campanile, imparando a riconoscere la Chiesa come casa. 

Posso dire di aver imparato a camminare in Acr accompagnato dalla mia famiglia, e a pormi domande di senso da giovanissimo, quando ho scelto da solo l’Associazione. Nel tempo, però, ho anche permesso all’Ac di scegliermi: i primi passi mossi nel servizio educativo mi hanno portato nello scorso quadriennio (2020-2024) a vivere responsabilità inaspettate ma dense di grazia. Sono stato presidente parrocchiale e vicepresidente diocesano per il Settore giovani. Ho potuto vivere l’esperienza del Centro nazionale come membro della Commissione comunicazione e dell’Équipe del Settore giovani. È stato questo anche il tempo di legami belli e dell’incontro più autentico con il Signore, dal quale mi sono sentito guardato in un modo che mai avrei immaginato.

La pensosità appresa in Ac e il patrimonio culturale della mia città hanno invece incoraggiato lo studio della storia dell’arte. Non il manuale dei grandi artisti, ma l’impasto delle nostre vite, attraverso cui imparare a guardare e progettare la storia con occhi sensibili al bello. Mi sono quindi laureato in storia dell’arte medievale alla Federico II (UNINA) e ottenuto il diploma alla Scuola di Alta Formazione di Arte e Teologia (PFTIM). Attualmente, sto conducendo un Dottorato di ricerca in Archaeology and Art History tra l’Ateneo in cui mi sono formato e l'École Pratique des Hautes Études di Parigi. 

Nella mia Chiesa diocesana queste due passioni, fede e arte, hanno assunto nell’ultimo anno la forma del servizio: sono infatti Vicedirettore dell’Ufficio per la Pastorale della Cultura e dell’Arte e membro del Comitato scientifico del Museo diocesano. Oggi, invece, accolgo non senza timore e con immensa gratitudine la proposta di candidarmi al Consiglio nazionale, che vivo come occasione per restituire almeno in parte il bene e la cura sperimentati in Ac. Non mi resta allora che augurare a ciascuna e ciascuno una buona Assemblea!